giovedì 2 giugno 2016

Quinta tappa: Todi - Assisi

La quinta tappa inizia sotto l'ombra delle preoccupazioni di Filippo, traumatizzato dalla salita di Civitella del Lago e preoccupato dai gran premi della montagna presenti sul tracciato odierno. In effetti la partenza non è delle migliori: dopo la piacevole discesa da Todi si inizia subito a salire, lungo strade poco trafficate e paesaggi molto belli: il problema è che per due ciclisti scarsi come noi la partenza in salita è inaffrontabile, le gambe sono ancora fredde e la fatica è raddoppiata. Riusciamo comunque a raggiungere il borgo di San Damiano, totalmente anonimo tranne che per la particolarità di essere la metà esatta del percorso.

La lunga salita dovrebbe terminare al paese di Castelvecchio, tuttavia, una volta raggiunta la strada provinciale, decidiamo di mettere in atto il piano studiato in gran segreto la sera precedente. A cena a Todi avevamo infatti studiato a lungo sia la guida, sia le mappe della zona, e avevamo visto che, prendendo la regionale, potevamo saltare alcuni gran premi della montagna. La scelta si rivela vincente: la regionale ci conduce in piacevole discesa al paese di Bastardo dove, arrivati di buon'ora, ci concediamo anche la colazione. Lungo la strada principale del paese staziona infatti un camioncino del porchettaro, troppo invitante per non richiedere una sosta! La sosta porchetta ci regala anche dei bei momenti di vita umbra con dei personaggi davvero incredibili a fare comizio (oltretutto una quantità incredibile di gente! Sembra che a Bastardo si mangi solo porchetta..).


Ritemprati dal panino decidiamo di saltare anche l'ultimo gran premio della montagna (Gualdo Cattaneo finisce nell'elenco dei posti dove ritorneremo...) e arriviamo abbastanza agilmente, lungo il bellissimo paesaggio vitato del Sagrantino di Montefalco, al bellissimo paese di Bevagna. È ora di pranzo, e per la sosta viene scelto il ristorante Da Oscar, già visitato da Alessandro e rimastogli stampato nella memoria (e nelle papille gustative) per uno dei dolci più buoni mai mangiati in vita sua. E in effetti le aspettative non sono tradite: il budino al latte con semi di finocchio e olio d'oliva è ancora un monumento al dessert...


La parte pomeridiana della tappa non presenta grosse difficoltà: si pedala dolcemente attraverso la piana umbra, si attraversa il paese di Cannara, non particolarmente degno di nota, e si arriva ai piedi della collina di Assisi. E qui inizia il mostro finale: fra i vari percorsi scegliamo il più corto in termini di distanza: questa scelta non tiene però conto delle pendenze, e l'ultimo chilometro di salita è in pratica un muro con pendenze da noi stimate del 20% che ci obbliga scendere e spingere. Arriviamo comunque di buon'ora, in tempo per l'ultima sorpresa: l'albergo che pensavamo di avere prenotato in realtà... Non lo avevamo prenotato! Queste sono le cose che succedono a fare le prenotazioni dopo cena...

Tuttavia non ci diamo per vinti: abbiamo internet e un telefono, e dopo poco siamo comunque comodamente all'interno di un nell'appartamento a due passi dalla Basilica di San Franceaco. Visto che non è tardi ci concediamo tutti i riti del tardo pomeriggio: una passeggiata per le vie della bella cittadina, un piacevole aperitivo, e poi prendiamo la strada per la cena. Anche da Pallotta mangiamo molto bene, ma la stanchezza inizia a farsi sentire: alle 11 crolliamo a letto...


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