martedì 31 maggio 2016

Quarta tappa: Orvieto - Todi

La quarta tappa inizia abbastanza puntualmente, nonostante i ripetuti tentativi di Alessandro di sabotare l'orario di partenza, ormai ricorrenti dal primo giorno (del primo Lazy del 2013...)!
Salutiamo quindi il receptionist dell'Hotel di Orvieto, vero personaggio del giorno e lavoratore indefesso, e partiamo alla volta di Todi.
Il cronoprogramma viene subito tradito dalla necessità di fermarsi da un biciclettaio a regolare il cambio della bicicletta di Filippo, molto provato dalle buche dei giorni scorsi (special thanks alla Regione Lazio per la qualità delle strade).

Sistemate le questioni tecniche finalmente si parte: i primi 10 km scorrono su una stradina di campagna con saliscendi poco impegnativi che ci conducono all'imponente diga sul Lago di Corbara. Da qui ripartiamo per un paio di km su una statale un po' troppo trafficata fino ad un bivio che ci conduce al primo vero mostro di questo Lazy 2016: la temibile salita di Civitella del Lago.
Si tratta di oltre 9 km di salita continua con un dislivello di circa 600 m e pendenze in alcuni tratti più da ferrata di montagna che da gita domenicale in bicicletta. I primi 5 km si concludono tra imprecazioni di ogni genere con l'arrivo al borgo di Civitella del Lago, dove ci ritempriamo con il bel panorama e con una piadina nell'unico bar aperto.


La ripartenza nel pomeriggio è drammatica: ci rendiamo subito conto, infatti, che abbiamo percorso solo la prima parte della salita e per giunta la più lieve (a noi pareva già impossibile). Gli ultimi 4 km si trasformano per le nostre menti deformate dallo sforzo nell'impresa di Coppi sullo Stelvio, fino a raggiungere la vetta dopo 2 km di pendenze superiori al 9%.
La conseguenza di tutto ciò è una meritata, lunga e placida discesa di una decina di km per le colline umbre che ci ritempra alla grande, fino a giungere al castello di Izzalini, dove sembra di essere tornati indietro nel tempo.


Continuiamo per ancora qualche km di discesa su asfalti pessimi per arrivare alle pendici del mostro finale della giornata: la salita a Todi. Altri 5 km con pendenze elevate e soprattutto con le gambe già notevolmente fiaccate sono davvero una prova dura che affrontiamo solo con il pensiero della cena che ci aspetta. Ed infatti puntualmente alle 21 mettiamo le gambe sotto il tavolo da Pane e Vino per un'ottima cena che verrà ricordata tra le migliori di Lazy on Bike!


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