mercoledì 5 agosto 2015

La nona tappa: da Nantes a Saint Nazaire

E siamo giunti dunque all'epilogo: l'ultima tappa che ci porterà ad affacciarci davanti all'immensità dell'Oceano Atlantico.
Visto che la tappa si prospetta sulla carta abbastanza semplice regoliamo la sveglia sulle 8 e mezzo e prima di partire ci concediamo anche un giro turistico per Nantes, per visitare castello e cattedrale.
Attraversiamo quindi uno dei due rami della Loira e raggiungiamo l'isola di Nantes. Qui Mauro e Filippo concedono ad Alessandro una breve deviazione per ammirare alcune interessanti installazioni contemporanee, tra cui una specie di elefante gigante a vapore davvero molto ganzo... (Anche se purtroppo solo Alessandro apprezza a pieno...)
Alla fine lasciamo l'area urbana di Nantes abbastanza tardi, e questo inquieta abbastanza Filippo.
Il primo tratto di ciclabile è abbastanza brutto: attraversa periferie piuttosto disagiate e, a parte alcune installazioni contemporanee apprezzate però solo da Alessandro, non presenta grandi attrattive.
Dopo la pausa pranzo il percorso diventa un po' più interessante perché, fino Painbœuf segue il canale della Martiniere, in mezzo ad uno scenario naturale piuttosto bello. 
L'ultimo tratto fino a Saint Nazaire è ancora in costruzione e, per evitare una lunga serie di giri lungo strade di campagna, decidiamo di arrischiarci lungo 10 chilometri di statale. La scelta si rivela giusta, e riusciamo a raggiungere rapidamente le rive Atlantiche, e la bella scultura Le Serpent dOcean che marca la fine della nostra lunga attraversata di Francia.
Ci manca solo un'ultima impresa: la traversata dell'imponente ponte di Saint Nazaire: qui si apre un acceso dibattito fra Filippo, intimorito dal traffico e dalla possibilità di venti forti nella campata più alta, e Mauro e Alessandro, decisamente più ottimisti. Alla fine, dopo un po' di discussioni, il ponte è attraversato senza problemi, e ci resta solo da raggiungere l'hotel. 
Ci fermiamo solo un attimo alla stazione per chiedere un po' di informazioni sulla sistemazione delle biciclette per il giorno successivo, ma purtroppo troviamo gli uffici chiusi.
Dopo un breve passaggio in albergo ci dedichiamo al nostro passatempo preferito: la cena. Qui siamo sul mare, e ovviamente è doverosa una notevole cena di pesce con tanto di ostriche (e un paio di bottiglie di vino tra cui un riesling alsaziano davvero notevole).
Prima di andare a letto è doverosa una mezz'oretta di dibattito sui nostri processi di cronaca nera toscana preferiti...

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