lunedì 15 giugno 2015

La prima tappa: da Nevers a Sancerre

Come avrete dedotto dai post precedenti, la pigra macchina organizzativa di “Lazy 2015” si è messa in moto ed abbiamo finalmente stabilito le modalità di viaggio con le quali raggiungeremo Nevers, ovvero il punto di partenza dell’impresa di quest’anno.

Nel pianificare il viaggio, ci siamo resi conto che avremmo potuto essere utili anche per coloro che un giorno vorranno seguire le nostre orme. Abbiamo quindi deciso di dedicare, nelle settimane che ci separano dalla tanto agognata partenza, un post per ogni tappa, nel quale descriveremo gli hotel che abbiamo scelto, alcuni dei ristoranti selezionati per le nostre soste eno-gastronomiche e le principali attrazioni che è possibile visitare lungo il tragitto.

Questo lunedì quindi inauguriamo la nuova rubrica, che ci accompagnerà nel lungo count-down fino al 26 luglio. Il post odierno sarà, per forza di cose, un po’ più lungo, perché tratterà sia il punto di partenza (Nevers) sia quello d’arrivo (Sancerre) oltre che, ovviamente, le soste intermedie. Il percorso, al netto delle deviazioni, è lungo circa 64 km.

Come anticipato nel post precedente, il nostro arrivo a Nevers è previsto nella tarda serata. Nevers, la Porta della Borgogna, è una cittadina di circa 40mila abitanti e capoluogo del Dipartimento della Niévre. Il piccolo centro storico offre alcune interessanti opere di architettura, quali la Cattedrale Saint Cyr e il Palazzo Ducale; è possibile anche rilassarsi passeggiando tra le stradine del vecchio borgo Saint Etienne.


All’arrivo in città la principale incombenza è trovare l’hotel. Segnaliamo di seguito due soluzioni economiche quali l’Espace Bernadette Soubirous, gestito da frati e presumibilmente soggetto a regole da “convento” e il Balladins Hôtel, una delle tante compagnie di hotel low-cost francesi, comodo perché vicino alla stazione.

Si pone inoltre il problema di ricoverare la macchina per i giorni di durata del viaggio. Una buona soluzione è fornita dal Garage Saint Pierre in posizione abbastanza centrale, dove per 7 giorni è possibile lasciare l’auto ad un prezzo contenuto (€ 25,00).

Risolte le questioni organizzative, è tempo di ascoltare i brontolanti ed esigenti stomaci dopo le fatiche del lungo viaggio dall’Italia e recarsi in qualche ristorante per un primo assaggio delle delizie culinarie ed enologiche transalpine.

A Nevers alcune soluzioni goderecce per un budget intorno ai 30,00 € (ovviamente vini esclusi) possono essere le seguenti: Tomate et Chocolat, Comptoir Saint Sébastìen e La Fontaine Cavalier (un po’ più caro, ma aperto anche la domenica).

La mattina successiva, ben riposati e rifocillati, è finalmente il momento, previa una robusta colazione francese (d’obbligo croissant e pain au chocolat) di inforcare le biciclette ed iniziare a pedalare lungo la Loira.

Nei primi chilometri, il percorso scorre sulla riva destra del fiume, incontrando alcuni piccoli borghi: una deviazione interessante (per complessivi 14 km a/r) è costituita dal paese di Apremont-sur-Allier, classificato tra i più bei villaggi di Francia, che si trova nei pressi di Cuffy.

Pedalando si giunge, dopo una 20ina di chilometri, a Marseilles-les-Aubigny, città battelliera fino al 1955; oggi, dopo il declassamento del canale principale, il porto accoglie soltanto barche turistiche. Da qui si prosegue in direzione della riserva naturale della valle della Loira; l’itinerario serpeggia intorno al canale laterale del fiume, fino all’antica città monastica di Charité-sur-Loire, la città del libro, così denominata perché ospita, tra giugno ed agosto, alcuni interessanti eventi legati alla lettura, tra cui l’importante fiera dei libri antichi. Essendo un borgo medievale riconosciuto dall’UNESCO, è possibile visitare la cinta muraria e il ponte di pietra, oltre al priorato ed alla basilica. Per gli amanti delle terme, segnaliamo una possibile deviazione a Pougles-les-Eaux, nelle vicinanze.


Essendo più o meno a metà della prima tappa, Charité-sur-Loire rappresenta il punto ideale per la pausa pranzo. Anche quest’anno, in puro stile Lazy, non dedicheremo troppe attenzioni alla sosta di metà giornata, avendo eletto la cena come pasto “principe” dei nostri ciclo-viaggi: questa scelta è dettata dalla doppia esigenza di non appesantirsi troppo quando mancano ancora diversi chilometri all’arrivo e di concentrare il nostro budget su un solo pasto. Non staremo quindi ad elencare locali interessanti per il pranzo: le nostre soste saranno essenzialmente semplici e low-cost, anche se non mancheremo di deliziare i nostri palati con qualche specialità della cucina francese ed un sano bicchiere di vino.

L’itinerario prosegue verso nord-ovest attraversando la riserva naturale della valle della Loira, nella quale il fiume si allarga visibilmente e risulta costellato da svariati isolotti. I centri maggiori che si incontrano in questa seconda parte del tragitto sono Herry, dove è possibile vedere le vestigia di alcune abitazioni gallo-romane (deviazione 4 km a/r) e Poully-sur-Loire, dove sono presenti alcune cantine importanti che offrono degustazioni del rinomato Pouilly Fumé.

Superato quest’ultimo paese, si giunge al cospetto di un vigneto conosciuto ed apprezzato in tutto il mondo, il Sancerre. Nelle versioni bianca (Sauvignon) o rossa (Pinot Nero) la coltivazione si estende su 280 ettari, nei quali vengono prodotte alcune delle eccellenze mondiali nel campo dell’enologia. Gli ultimi 10 km che mancano per raggiungere Sancerre offrono un’interessante variante: la possibilità di passare con le biciclette, anziché lungo il fiume, tra i vitigni delle colline del Sancerrois.


Giunti a Sancerre, per la cena abbiamo selezionato due ristoranti quali Auberge la Pomme d’Or o, in alternativa, Au Petit Gouter. Ricordiamo che a meno di 2 km da Sancerre, c’è il piccolo borgo portuale di Saint-Satur sulla Loira, dove è possibile pernottare e cenare in posti interessanti a prezzi più contenuti. Per quanto riguarda il pernottamento a Sancerre, abbiamo optato per Le Cep en Sancerrois, ma non dovrebbe essere difficile trovare da dormire in questa cittadina, essendo una località turistica molto nota, al pari delle nostrane Montalcino o Greve in Chianti.

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