lunedì 15 dicembre 2014

Itinerario 12. La ciclovia della Seta (o Coast to Coast italiano)

Come ogni lunedì, prima di presentarvi la prossima sfida, diamo i risultati del sondaggio appena terminato: la vittoria della strada Romantica sulla ciclovia del Po è stata netta (32 voti contro 12, pari al 72,73% contro il 27,27%). La strada Romantica va quindi ad ingrossare le file degli itinerari che accederanno alla prossima fase, mentre la ciclovia del Po si accomoda tra gli itinerari sconfitti, per un arrivederci più che per un addio…

Venendo all’itinerario di oggi, che andrà a confrontarsi con la il percorso ciclabile Amsterdam-Bruxelles, possiamo dire innanzitutto che si tratta del quinto dei sei itinerari italiani, che abbiamo inserito nella top sixteen di Lazy 2015. Nonostante l’Italia non sia un Paese che dedichi molte attenzioni e cura al cicloturismo, abbiamo comunque deciso di fornire una selezione di itinerari italiani avvincenti, che ci hanno suscitato delle particolari emozioni pensando ai colori, alle strade, ma soprattutto ai sapori che potremmo incontrare lungo i vari tragitti!

L’itinerario di oggi richiama alla mente le narrazioni della cinematografia di oltreoceano, rielaborate in chiave italiana con il leggendario “coast to coast”. Il nostro tragitto, anziché congiungere due oceani, ha come punto di partenza il Mar Adriatico e come punto di arrivo il Mar Tirreno, in quella che da secoli è chiamata la via della Seta.

Il punto di partenza è nientemeno che la città di Venezia, della quale tutto il possibile è stato detto, scritto, raccontato e dipinto. Si tratta di una città magica unica al mondo, dove perdersi nei vicoli tra un’ombrina e l’altra diviene fantastico.


Da Venezia il percorso prevede un lungo tratto pianeggiante per attraversare, in direzione ovest, la Pianura Padana: si incontrano nell’ordine Ferrara, nota per essere la città delle biciclette, e Bologna, luogo di ristoro obbligatorio, prima di affrontare le dure fatiche dell’attraversamento dell’Appennino, per raggiungere la Toscana. In questa città è impossibile non rifocillarsi con tutti i tipi possibili di pasta fresca, ripiena e non, innaffiata da generosi bicchieri di Lambrusco.


La piacevole scampagnata condotta fino a qui, viene bruscamente interrotta nei pressi di Sasso Marconi, quando gli avventori, armati di santa pazienza, devono vestire i panni di scalatori ed affrontare le dure salite dell’Appennino con un dislivello massimo di oltre 1.200 m, prima di giungere in Toscana: la prima città che si incontra nel tratto toscano è Pistoia, che merita senza dubbio una bella passeggiata per le vie del centro, uno sguardo al Duomo, un aperitivo sulla Sala e poi una cena a base di prodotti toscani.

Superati gli Appennini, il percorso prosegue placido lungo le note zone termali di Monsummano e Montecatini, dove non può mancare il tempo per un tuffo rigenerante. La successiva tappa è la città di Lucca, dalla quale, dopo una passeggiata in bicicletta lungo le mura, si prosegue in direzione di Pisa, dove i Lazy avranno modo di farsi fotografare mentre sostengono, con le loro biciclette, la famosa torre pendente.


La successiva tappa in territorio toscano, in un ipotetico derby ciclistico, è Livorno, termine della via della Seta e congiunzione tra i due porti: è doveroso godersi un tuffo in mare e un cartoccio di pesce fritto sulla spiaggia.

Il viaggio non può che terminare alla California di Livorno, raggiungibile dopo una faticosa pedalata lungo gli scenari mozzafiato di Calafuria, passando per Castiglioncello e Quercianella, e percorrendo l’ultimo tratto dell’Aurelia fino alla caratteristica località della costa labronica, famosa per portare lo stesso nome del più ben noto Stato americano.

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