martedì 9 dicembre 2014

Itinerario 11. Le Fiandre tra Amsterdam e Bruxelles

Vorremmo innanzi tutto scusarci con i nostri lettori per il ritardo di un giorno nella pubblicazione di questo post, dovuto in parte al giorno di festa e in parte alla consueta pigrizia che caratterizza chi scrive!

Mentre la sfida fra la ciclabile del Po e la strada Romantica è ancora in corso (inutile dire che se non l’avete ancora fatto siete caldamente invitati a votare), è arrivato il momento di presentarvi l’undicesimo itinerario.

Prima di descrivere il percorso dobbiamo ammettere per onestà verso i nostri lettori che l’itinerario di questa settimana è certamente il più facile per quanto riguarda le caratteristiche tecniche del tracciato: andare da Amsterdam a Bruxelles significa percorrere una bellissima rete di piste ciclabili in perfette condizioni attraverso il magnifico paesaggio pianeggiante delle Fiandre. Questo percorso presenta però per i Lazy un ostacolo forse ancora più pericoloso di salite e sentieri sterrati: la prelibatezza dei suoi prodotti enogastronomici.

La cupidigia dei tre ciclisti rappresenta infatti un nemico terribile per la riuscita finale del tracciato perché questo itinerario porterà i Lazy in luoghi celebri in tutto il mondo per la birra, i formaggi e il pesce; sicuramente iniziare la giornata con una tradizionale colazione a base di birra e aringhe può trasformare quella che, sulla carta, è una tranquilla passeggiata in qualcosa di simile ad un tappone dolomitico.

Il percorso non è pensato come un semplice viaggio fra le due capitali ma come un’attraversata di tutti quei luoghi che hanno reso celebri i paesaggi fiamminghi nel mondo, attraverso "Notti stellate" di Van Gogh, "Vedute di Delft" di Vermeer e "Giardini delle Delizie" di Bosch.

La partenza è prevista nella capitale olandese, dove sicuramente i Lazy si tratterranno per uno o due giorni di riscaldamento, godendo delle delizie di questa magica città. Il percorso verso il Belgio inizia attraversando una serie di bellissime cittadine meritevoli sicuramente di ampie soste, partendo dalla bella Utrecht con la sua rete di canali, attraversando poi Gouda, dove per gli amanti dei formaggi già il nome fa venire la pelle d’oca, per arrivare infine a L’Aia, elegante città e seconda capitale del paese. E' fondamentale una visita alla vicina Delft, la città del grande Vermeer, ancora oggi caratterizzata dall’aspetto che aveva nel seicento quando il celebre pittore passeggiava per le sue stradine dipingendo giovani donne con orecchini di perla, prima di ripartire verso il confine belga.


La prima città che si incontra è Rotterdam, caratterizzata da un aspetto moderno ma comunque molto particolare: da qui è possibile addentrarsi in quello che è il più grande porto d’Europa, sull’estuario del fiume Mosa e, dopo aver attraversato la città di Dordrecht, giungere nei pressi del confine belga.

Poco dopo aver superato la frontiera (veramente virtuale visto che nei paesi del Benelux le frontiere non esistono più da decine di anni) si giunge nella prima località fiamminga del viaggio, la città di Anversa, dove avviene l'incontro con le delizie di questa terra: sicuramente la birra, le praline, le patatine fritte e le tante altre terribili tentazioni rischiano di rallentare notevolmente il viaggio.

Data la semplicità del percorso e la breve distanza tra le due capitali, è possibile a questo punto deviare dal semplice tracciato diretto, per fare un breve excursus lungo il pavé che ha reso celebre nel mondo del ciclismo il Giro delle Fiandre.

Sfruttando quindi la bellissima rete di piste ciclabili del Belgio e proseguendo verso ovest, si giunge nella meravigliosa città di Brugge (Bruges in francese, ma qui siamo in terra di Fiandra, e la lingua ufficiale è il fiammingo), lungo un percorso che attraversa la bella Gent (Gand in francese), che merita sicuramente una sosta.


I canali e le suggestioni medievali della piccola-grande capitale del nord meritano sicuramente più di una breve sosta, e il difficile una volta arrivati a Brugge è proprio ripartire, perché la sua magia è davvero unica e ipnotizzante.

L’ultima parte di tracciato segue i territori martoriati dalle grandi battaglie della prima guerra mondiale, con la città di Ypres, resa celebre in tutto il mondo dal nome del gas che quasi sterminò i suoi abitanti. In questa zona è possibile effettuare anche una sosta in un luogo che per gli amanti della birra è quasi mitologico: il monastero di Westvleteren, luogo di produzione dell’omonima birra, prodotta esclusivamente per il consumo locale e considerata dagli intenditori la migliore al mondo.

Rimane a questo punto solo l’ultimo tratto di percorso fino a Bruxelles, sempre attraverso il magico paesaggio fiammingo reso celebre da centinaia di artisti lungo i secoli e ancora visibile in molte di queste zone.

L’arrivo nella capitale Belga richiede sicuramente un brindisi, anche se il rischio è quello di farne troppi, vista la quantità di locali magnifici che punteggiano le vie del suo centro storico. Quello che non può sicuramente mancare è una foto nella Grande Place per suggellare il termine anche di questa impresa!

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