lunedì 1 dicembre 2014

Itinerario 10. La ciclovia del Po

Il quarto sondaggio è appena giunto al termine, con la vittoria del percorso ciclabile Vienna-Budapest contro l’itinerario Passau-Vienna per 37 voti contro 24 (pari al 60,66% contro il 39,34,%). Il percorso Vienna-Budapest si aggiunge come itinerario vincente alla Francigena, dal Colle del Gran San Bernardo a Siena, al percorso ciclabile Londra-Parigi e all’itinerario della Moldava: li ritroveremo uno contro l’altro nell’avvincente seconda fase, che vi presenteremo a breve.

L’itinerario che presentiamo oggi, il decimo della prima fase, è la ciclovia del Po. Fa parte di Eurovelo 8 e fa riferimento al Po come corridoio da percorrere in bici sulle due sponde a partire dalla principale risorsa disponibile che è l’argine maestro, ovvero l’ultima difesa verso l’esterno dalle piene che si verificano nelle stagioni piovose.

La ciclovia del Po cerca di dare continuità ai diversi tratti ciclabili delle varie province attraversate dal più lungo fiume italiano: ricordiamo tra le più importanti, Ferrara, Pavia e Torino.

Il punto di partenza di questo itinerario è nel Parco del delta del Po, al confine tra Emilia-Romagna e Veneto: il parco fu istituito ufficialmente nel 1988 e vanta una pista ciclabile immersa nella natura incontaminata, dove acqua e terra si uniscono in un panorama naturale unico e spettacolare.

Pedalando si arriva nella prima città del percorso, ovvero Ferrara, patrimonio dell’umanità dell'UNESCO e città delle biciclette: sarà d’obbligo una sosta per onorare il fatto che anche i pigri possono pedalare!

Da Ferrara il percorso prosegue, pianeggiante, ovviamente sempre lungo l’argine del fiume, fino ad incontrare un’altra perla della pianura padana, ovvero la città di Mantova, città arricchita dalle splendide opere architettoniche della famiglia Gonzaga, dove è fondamentale assaggiare i caratteristici ed imperdibili tortelli di zucca. Muovendo dalla città di Virgilio, è possibile ammirare le bellezze naturalistiche del parco acquatico, tipico per le sue immense distese di fiori di loto.

Procedendo lungo le placide sponde del Po, si incontrano altre due città a cavallo tra Emilia-Romagna e Lombardia, Cremona e Piacenza, superate le quali si trova un’altra bella località adagiata a pochi chilometri dalla confluenza tra Ticino e Po, ovvero Pavia. Di Pavia, oltre ad essere un importante centro della cultura universitaria italiana, possiamo menzionare il ponte coperto, che ai più può ricordare il più celebre ponte Vecchio fiorentino, essendo uno dei pochissimi ponti coperti del mondo.


Superata la metà del percorso, si abbandona la Lombardia per addentrarci in Piemonte, l’ultima regione che si attraversa per completare il lungo viaggio fino alle origini del Po. Il percorso prosegue, sempre pianeggiante, per altri 160 km, fino a giungere a Torino. Su Torino non serve spendere altre parole, essendo una delle città più belle ed eleganti d’Italia, prima capitale della Nazione. Torino è senz’altro una sosta obbligata, per una passeggiata lungo le vie del centro ed i Murazzi.

Ripartendo da Torino, resta da affrontare l’ultimo tratto, che conduce in terra cuneese alle pendici del Monviso, sosta obbligata prima di affrontare l’ultima, durissima, salita verso Pian del Re, la sorgente del Po, a circa 2.000 m di altitudine. Anche in questo itinerario, pertanto, è obbligatorio affrontare uno dei mostri sacri del Giro d’Italia, con un dislivello complessivo di circa 2.000 m che tuttavia consente di potersi abbeverare alla fonte del più importante fiume d’Italia!


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