lunedì 14 luglio 2014

Sesta tappa: Bolzano - Trento

Anche se con un po' di ritardo eccovi la sesta tappa!

L'itinerario odierno, anche a causa dei soliti errori di calcolo nei chilometri da percorrere, è sulla carta il più breve e il più agevole: infatti, in sede di preparazione dell'itinerario, avevamo messo come punti fermi del viaggio le notti di Bolzano e di Trento, senza tenere conto del fatto che Bolzano e Trento sono separati solo da circa 60 km mentre da Trento a Verona ce ne sono circa 100. Una valutazione sensata ci avrebbe portato a piazzare l'ultima notte a Rovereto, ma questa valutazione non è stata fatta e quindi ora ci arrangiamo!

La tappa corta è comunque utile per due motivi: innanzitutto perché visti i bagordi della serata bolzanina un po' di sonno è estremamente utile per ripigliarci meglio e poi perché una tappa più rilassante è utile in funzione dell'ultimo, lungo, strappo fino a Verona.

La sveglia suona quindi alle 9.00 e nonostante questo non siamo in bici prima delle 11.00: tuttavia questo non è un problema, perché i 60 km da percorrere sono tutti in piano lungo la pista ciclabile dell'Adige, e scorrono davvero velocemente: ci concediamo addirittura una visita turistica alla bella cittadina di Egna (Neumarkt in tedesco) per un caffè di metà mattinata, e una lunga sosta per pranzo in uno dei numerosi Bici-grill presenti lungo il percorso.

Il percorso mattutino attraversa anche il simpatico paesino di Bronzolo, che ci fa tanto ridere perché ci ricorda l'ottavo nano.


Nel pomeriggio continuiamo a pedalare lungo il corso dell'Adige, che ormai ha conquistato il ruolo di quarto Lazy on Bike ad-honorem, e la strada scorre via abbastanza veloce. Verso le 16.00 raggiungiamo il confine con il Trentino: ormai arrivare a Trento è solo una passeggiata. La nostra pigrizia per una volta ci regala una piacevole sorpresa: nel tentativo di evitare salite inutili e percorsi astrusi ci accorgiamo che prima di entrare a Trento è possibile evitare un lungo giro per superare il torrente Avisio attraversando un'area industriale. Ci avventuriamo quindi in mezzo ai capannoni e, proprio quando stiamo per rischiare la vita entrando nella tangenziale a quattro corsie, un gentilissimo signore ci fa capire che non è proprio il caso e si offre volontario per riportarci sulla retta via della pista ciclabile. Mentre pedaliamo a fianco a lui scopriamo che si tratta di un produttore di succo di mele che, oltre a raccontarci interessantissime informazioni sulla coltivazione delle mele, ci propone di fermarci a casa sua per un assaggio. Ovviamente non ci facciamo pregare, e ne vale davvero la pena: il suo succo 100% mele della Valle dell'Adige è davvero eccezionale (Grazie Cornelio!).


Alla fine entriamo a Trento verso le 18.30, comunque in ritardo (come sempre!) sulla tabella di marcia, e raggiungiamo il Grand Hotel Trento, una sistemazione da veri signori! Davanti all'hotel troviamo anche una divertente sorpresa: un grosso pullman blu con scritto sul fianco "Nazionale Italiana di Basket". E in effetti appena entrati nella hall (tutti sudici e maleodoranti: ci siamo abbastanza vergognati visto il livello dell'hotel) ci troviamo circondati da tutti i giocatori della nazionale, e ci sentiamo davvero tre bronzoli!!!

Dopo la solita doccia veloce siamo pronti per la serata trentina: ci fermiamo in Piazza del Duomo per due validi aperitivi a base di vini bianchi locali e poi ci spostiamo a cena all'Antica Trattoria Al Volt, posto suggeritoci da un amico di Filippo. La cena è davvero magnifica e il tagliere di formaggi tipici lascia Alessandro e Mauro letteralmente senza fiato.

Purtroppo la movida trentina non è paragonabile a quella bolzanina, e quindi ci concediamo giusto un giro per il centro e un mojito in piazza, ma la stanchezza inizia ad essere tanta: verso mezzanotte e mezzo torniamo in hotel, anche perché l'ultima sveglia, la mattina seguente, sarà molto presto.

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