sabato 12 luglio 2014

Quinta tappa: Malles Venosta - Bolzano

La quinta tappa è, sulla carta, la più facile di tutto l'itinerario, una lunga discesa fino a Bolzano: tuttavia, questa valutazione è stata fatta senza aver contato attentamente i chilometri. Risultato: ci siamo trovati davanti quasi 100 km e alla fine siamo riusciti ad arrivare a Bolzano comunque alle 20.00 di sera!

Proprio a seguito dell'errore di valutazione ci svegliamo alle 9.00, facciamo un'ampia colazione a base di speck, yogurt e tazzoni di latte buonissimo. Tanto per farvi capire il livello, la stalla accanto all'albergo aveva sulla porta una targhetta con scritto "la Mila ha scelto il nostro latte". Partiamo da Malles Venosta verso le 11.00.

La prima sosta è a soli 3 km dalla partenza: ci fermiamo infatti nel bellissimo paesino di Glorenza, un vero gioiellino medievale tutto circondato dalle mura. L'unica cosa che ci lascia perplessi è il traffico incredibile di macchine che ne attraversa il centro storico: possibile che in un posto così civile come l'Alto Adige non abbiano pensato a costruire una tangenziale?


Dopo un veloce giro del paese riprendiamo il viaggio. La pista ciclabile in questo tratto attraversa le celebri coltivazioni di mele della Val Venosta, sempre affiancata dal fiume Adige che in questo tratto è ancora poco più di un torrente.

Una delle cose affascinanti della seconda parte del viaggio si rivelerà infatti proprio questa: vedere come quel piccolo getto d'acqua che esce dal Lago Resia diventi via via prima un torrente, poi un fiume e infine la distesa d'acqua larga decine di metri che attraversa Verona.


Una delle cose più simpatiche che si incontrano in questo tratto di strada è il self-service delle mele: si tratta di un baracchino dove i ciclisti possono servirsi da soli del succo di mela, mangiare una mela o acquistare della confettura, ovviamente sempre di mela. Il pagamento viene effettuato semplicemente mettendo i soldi in una cassettina delle offerte: ovviamente noi non ci priviamo di due bicchieroni di buonissimo succo 100% di mela dell'Alto Adige!


Ripartiamo con l'obiettivo di raggiungere Merano per pranzo per fare visita alla birreria Först, ma per la seconda volta nella giornata, la nostra sbagliata valutazione dei chilometri ci costringe a ritornare alla realtà: alle 14.00, causa fame, ci fermiamo a mangiare un panino ad una ventina di chilometri da Merano.

Qualche chilometro prima di Merano abbiamo un'altra piacevole sorpresa: durante una delle innumerevoli soste pipì (una delle cose scoperte in questo viaggio è che la bici stimola la prostata), Alessandro si accorge che l'albero da lui scelto come bagno è in realtà un ciliegio stracolmo dei suoi gustosissimi frutti rossi. La tappa bagno diventa immediatamente una tappa cibo e il ciliegio viene letteralmente pelato.

Arriviamo a Merano belli pieni e soddisfatti e ci concediamo anche un giro nel suo bel centro storico.


Gli ultimi 30 km fino a Bolzano, benché in lieve discesa, si rivelano più impegnativi del previsto. La stanchezza inizia a farsi sentire parecchio, e la visione di Bolzano da lontano diventa quasi un miraggio.

Alla fine siamo in albergo alle 20.00. Ci prepariamo e usciamo, abbastanza distrutti. È già ora di cena, e la scoperta che il Cavallino Bianco, posto prescelto, è chiuso per ferie ci mette malissimo. Tuttavia, quella che sembrava una serata destinata alla disfatta si trasforma in un trionfo: troviamo poco lontano un ristorantino dove mangiamo benissimo e soprattutto beviamo un vino bianco davvero mondiale. Questo ci fa tornare immediatamente ganzi, e decidiamo quindi di immergerci nella movida bolzanina, che è davvero inaspettatamente notevole (in giro c'è una bolgia incredibile!).

Alla fine torniamo in albergo alle 2.00 con un paio di mojiti in corpo, e questo non è decisamente buono per la ripartenza della mattina successiva.

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