mercoledì 9 luglio 2014

Seconda tappa: Schongau - Lermoos

La seconda tappa della via Claudia-Augusta entra ampiamente di diritto al primo posto nella classifica delle tappe più eroiche di Lazy on Bike: 75 km sotto la pioggia ininterrotta!

La partenza da Schongau avviene ad un orario nettamente più decente di quello del giorno precedente: alle 10.00 siamo fuori dall'hotel, ci perdiamo 10 minuti per riparare alcuni problemi tecnici rimasti dal montaggio delle bici di Monaco e partiamo.


Appena partiti cominciano a scendere le prime gocce di pioggia, che si trasformano rapidamente in una fitta pioggia che non ci abbandonerà più per tutto il giorno. Pedalare in queste condizioni per degli scarsi come noi è decisamente proibitivo: abbiamo tutti i vestiti bagnati, il vento contro e in più la temperatura è evidentemente scesa parecchio. Nonostante questo la situazione "tappa estrema da giro d'Italia" ci carica, e dopo tre ore iniziamo a scorgere da lontano il castello di Neuschwanstein (e solo da lontano lo vedremo dato che non è proprio il caso di arrivarci).

L'arrivo nella bella cittadina di Füssen richiede una rapida sosta pranzo (rapida per evitare che i muscoli si raffreddino troppo) dove cerchiamo di mangiare quanto di più burroso possibile per recuperare energie.


La sosta pranzo ci fa maturare anche un'altra decisione: dobbiamo iniziare a mangiare più spesso, dato che abbiamo davvero tanto bisogno di calorie. Questa decisione ci porta quindi ad acquistare delle burrosissime pastine d'emergenza per il viaggio.

Ripartiamo belli carichi, ma proprio a 700 m dal confine con l'Austria una foratura ci costringe a fermarci. Con grande maestria cambiano la camera d'aria, ma è tutto inutile: va proprio cambiata la gomma. Siamo costretti a ritornare a Füssen, e l'ora persa per l'intervento mette a dura prova la stabilità psicologica, non solo di Filippo, ma anche degli altri due.


Riusciamo a ripartire verso le 16.00, ma ci aspettano gli ultimi terribili 30 km, da fare sempre sotto la pioggia. Proprio in questo percorso la guida (che a causa dell'acqua è ormai ridotta a una palla di poltiglia) individua un tratto di tre terribili chilometri di salita sterrata dopo Reutte.

E in effetti la salita c'è, ed è davvero terribile, tant'è che siamo costretti a scendere e a spingere le bici. L'unico aspetto positivo di questo passaggio in mezzo al bosco è rappresentato dalle fragoline di bosco, di cui Alessandro va ghiotto, che qui crescono copiose.

L'ultimo tratto di 20 km fino a Lermoos ci sembra quasi una passeggiata: alla fine arriviamo all'hotel verso le 20.00 e dobbiamo trovare il modo di asciugare velocemente i panni, perché qui dopo le 21.00 non si cena.

Per fortuna tre belle schnitzel, seguite da torte Sacher e strudel ci rimettono al mondo e la semifinale dei Mondiali ci manda a letto un po' più ottimisti per il giorno successivo.

Archivio blog