lunedì 20 luglio 2015

Tecnicamente parlando

Terminata la descrizione delle tappe, già dallo scorso giovedì abbiamo abbandonato la doppia uscita settimanale, riprendendo la normale edizione del lunedì.

Con il post odierno, consci di non apprestarci a scrivere niente di nuovo né originale, vorremmo concentrarci sull’organizzazione del bagaglio, al duplice scopo di mettere nero su bianco qualche suggerimento utile e iniziare a fare mente locale sulla preparazione delle nostre cose, vista l’imminente partenza.

Partire con la bicicletta quale unico mezzo di trasporto significa avere a che fare con il proprio bagaglio per diverse ore al giorno, il che pone la problematica di dover contravvenire a quella comune norma tutta italiana che prevede di infilare l’intera casa all’interno di una valigia.

La soluzione migliore per trasportare gli effetti personali è costituita dalle borse da applicare al portapacchi della bicicletta, che risparmiano di dover trasportare uno zaino sulle spalle per 7-8 ore. Il che non deve tuttavia trarre in inganno: difatti, pur risparmiando il diretto contatto tra il bagaglio e il nostro corpo e quindi facilitando anche la dissipazione del calore, il peso di quello che portiamo è totalmente a carico delle nostre gambe, motivo per il quale è necessario limitarsi al minimo indispensabile. A tale scopo, partendo in gruppo, può essere anche vantaggioso suddividere alcuni oggetti di comune utilità, come ad esempio gli articoli da bagno (shampoo, doccia schiuma, dentifricio, …).

Nell’ottica di ridurre quanto più possibile la capienza del bagaglio, dalla parte del ciclista si schiera anche l’aspetto, non trascurabile, che l’abbigliamento, per la quasi totalità della giornata, è costituito dai completi tecnici composti da maglia e pantaloncini imbottiti, più un giacchetto, rigorosamente impermeabile, in caso di pioggia o forte vento. A corredo di ciò è fondamentale non dimenticare il casco protettivo e i guanti con le dita tagliate che preservano le mani dalle scosse, soprattutto se si percorrono strade bianche. Con due completi tecnici si affronta tranquillamente ogni tipo di viaggio: infatti, essendo di materiale sintetico, si asciugano molto rapidamente ed è pertanto possibile lavarli una volta giunti nel luogo prescelto per la sosta notturna.

L’abbigliamento serale può e deve essere ridotto all’osso: difatti, facendone uso soltanto per poche ore, una maglietta o un paio di pantaloni possono essere portati anche per 2-3 giorni consecutivi.

Nel bagaglio di un ciclista deve necessariamente trovare posto anche qualche attrezzo utile a piccole manutenzioni di emergenza: sono fondamentali una pinza e una chiave a brugola. Si consiglia caldamente di non dimenticare una o più camere d’aria di riserva e un piccolo kit per la riparazione delle camere d’aria per fare fronte a piccole forature, nonché qualche filo per i freni, soprattutto nel caso in cui si affronti un percorso con molti tratti in forte discesa.

Giunti alla conclusione di questa breve descrizione, prima di salutarci, ci sembra doveroso ricordarvi che dopo quasi un anno di preparazione siamo finalmente giunti al momento della partenza, prevista per la prossima domenica. È probabile che nel corso della settimana, durante le fasi di più intensa preparazione, si renda necessaria l’edizione di un nuovo post, ma al momento non possiamo esserne certi. Se così non sarà, vi diamo appuntamento a domenica prossima: come lo scorso anno ci impegneremo, nei limiti del possibile, a relazionarvi giornalmente circa gli avvenimenti salienti della giornata.

Buon Lazy 2015 a tutti!

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