lunedì 9 marzo 2015

Le Fiandre tra Amsterdam e Bruxelles secondo noi...

Ed abbiamo il secondo semifinalista!

La ciclabile della Loira ha battuto nettamente la Moldava (13 voti a 5; 72,22% contro 27,78%) e prosegue la corsa verso l'estate 2015. Inutile dire che per la traversata in terra boema è solo un arrivederci...

Oggi vi presentiamo il sesto itinerario "secondo noi": la bellissima attraversata delle Fiandre (per rileggere l'itinerario basta cliccare sull'immagine sottostante).

Nel frattempo parte il terzo quarto di finale: le Fiandre andranno a scontrarsi con la Francigena, in quello che può essere definito il primo grande scontro della fase finale. Di conseguenza scegliete con saggezza e votate nella colonna di destra!



Alessandro

Perché SI:
Le Fiandre sono il grande amore del sottoscritto, e Amsterdam forse la prima città d'Europa dove vorrei trasferirmi se dovessi lasciare l'Italia. Si tratta di posti bellissimi, rilassanti, con paesaggi di una bellezza unica, veri e propri quadri, testimoniati in secoli di storia dell'Arte. Sono già stato in Belgio sei volte, e ogni volta che ritorno a casa ripartirei il giorno dopo per tornarci. La possibilità di fare il giro dei birrifici sulla sella della bici ha un che di mitologico per me, così come giungere senza mezzi a motore al monastero di Westvleteren, la vera e propria Mecca degli amanti della birra. E poi il mitico pavé del giro dell Fiandre, un vero e proprio monumento della storia del ciclismo...

Perché NO:
Sinceramente non so davvero perché questo percorso magnifico non andrebbe fatto!!! Ok, forse se proprio devo trovare un motivo anche io mi associo agli altri due Lazy nella considerazione che l'itinerario è fin troppo semplice, e non ha il fascino dell'impresa ciclistica, ma credo che ci penserebbe la birra a complicare molto le cose! Ecco, forse una cosa che mi preoccupa di queste zone è un po' l'imprevedibilità del clima: potremmo trovarci a pedalare a 40 gradi con il 120% di umidità così come a 10 gradi sotto un muro di pioggia, e questo complicherebbe molto le cose.


Filippo

Perché SI:
Nonostante sia partito in sordina, questo itinerario ha guadagnato progressivamente punti. Sicuramente uno dei motivi sta nella possibilità di visitare due luoghi di perdizione quali Amsterdam e Bruxelles. Nondimeno ci sono molte altre località sul percorso da non sottovalutare: città interessanti come Utrecht e Anversa. Del Belgio soprattutto mi interessa cimentarmi, oltre che nella pedalata, nel tour delle incredibili birre trappiste!

Perché NO:
Come per altri percorsi, anche in questo manca essenzialmente il brivido dell'imprevisto, ovvero quella salita improvvisa che sai che ti farà arrivare tardi! In effetti questo percorso, essenzialmente pianeggiante, se non addirittura in depressione, toglie un po' l'idea di sudarsi le prelibatezze serali post-fatiche ciclistiche.


Mauro

Perché SI:
A questo itinerario sono particolarmente affezionato, in quanto mi riporta indietro all’estate 2003, quando, due giorni dopo la laurea e senza un minimo di preparazione, sono partito con un mio amico e compagno di Università con l’ausilio di una Panda 4x4 (il modello vecchio!) e una canadese (la tenda da campeggio eh, non pensate male!). Mi ricordo che raggiungere prima Bruxelles e poi Amsterdam in auto mi sembrò veramente strano: sicuramente non avrei mai pensato di avere la possibilità di fare una cosa simile in bicicletta. Sono due città dove ho lasciato il cuore sotto diversi aspetti e dove sono pronto a tornare in qualunque momento. La qualità della vita, dei cibi e delle birre sono senza dubbio tre ottime motivazioni per le quali salterei subito in sella…

Perché NO:
La parte ciclabile di questo itinerario è veramente poca cosa in confronto al viaggio che ci attende per raggiungere il punto di partenza e per tornare a casa dal luogo di destinazione. Purtroppo si rischia di passare più tempo in aeroporto, in volo e in altri mezzi di trasporto utili a raggiungere i centri urbani, piuttosto che in sella ai nostri bolidi, dato che in fin dei conti si tratta di colmare una distanza di poco più di 300 km, tutti pressoché in piano. Inoltre, come ho già avuto modo di dire parlando di altri percorsi, ormai abbiamo imparato che spostarsi con una bicicletta come bagaglio è decisamente più faticoso e più scomodo che salirci sopra e pedalare.

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