lunedì 20 ottobre 2014

Itinerario 04. Percorso ciclabile della Drava

E' fatta... abbiamo il primo vincitore e, purtroppo, anche il primo sconfitto di Lazy 2015: la prima coppia di itinerari, il percorso ciclabile Londra-Parigi e la via Appia, ha infatti appena terminato di darsi battaglia. Dopo un iniziale testa a testa al singolo voto nella prima settimana di sondaggio, il percorso ciclabile Londra-Parigi ha conquistato la vittoria di misura, battendo la rivale via Appia 85-75 voti, con una preferenza del 53,12%, contro il 46,88%.

Pertanto, come da regolamento, il percorso ciclabile Londra-Parigi approderà alla seconda fase di sondaggi, mentre per il momento non ci resta che accantonare la via Appia, riservandoci di addentrarci nella sua storia in un prossimo futuro. Per continuare a consultare agilmente i due percorsi, come precedentemente comunicato, nella sezione "Lazy 2015" sono state predisposte le sottosezioni "Gli itinerari vincenti" e "Gli itinerari sconfitti", dove, cliccando sulle immagini, è possibile essere rimandati alle pagine descrittive.

E mentre un sondaggio è giunto al termine, è già ora di dare il via ad un'altra sfida, quella che vedrà contrapposti il percorso ciclabile della Moldava, pubblicato la scorsa settimana, e il percorso ciclabile della Drava, che ci accingiamo a presentarvi di seguito.

La pista ciclabile della Drava si snoda per 366 km lungo il percorso dell’omonimo fiume, dalla sorgente fino alla città slovena di Maribor, attraversando tre nazioni ed altrettanti ceppi linguistici: è conosciuta infatti dagli austro-tedeschi come Drauradweg e dal popolo sloveno come Dravski Kolesarski Poti.

Il fiume Drava si riversa nel Danubio presso la città di Osijek, ma la pista ciclabile termina molto prima, a Maribor. Benché esista un progetto europeo di collegare questo itinerario alla pista ciclabile del Danubio, per adesso la nostra attenzione è rivolta a questi interessanti 366 km, rimandando il tema dell’integrazione tra le due piste ai Lazy del domani.

L’andamento globale del percorso è in leggera discesa e quindi è alla portata di pigri malefici come noi, sebbene, come ricorderete, ci siamo già adattati a percorrere salite impervie in condizioni climatiche estreme. Il tratto italiano è completamente asfaltato e indipendente dalla Statale della val Pusteria, mentre il tratto austriaco è completamente su pista ciclabile.

Punto di partenza dell’itinerario è la ridente cittadina altoatesina di Dobbiaco, in val Pusteria, celebre per lo più per i maestosi e spettacolari paesaggi, per gli sport invernali e per aver ospitato alcune scene del film “La Pantera Rosa”. Il primo tratto del percorso è caratterizzato da una lunga e ripida discesa nel Tirolo orientale, durante la quale vengono attraversate le cittadine di San Candido e Lienz.


Da Lienz, tipico paesone tirolese, il percorso continua in leggera salita parallelamente al corso fluviale, fino a raggiungere la caratteristica località turistica di Matrei, nota anch’essa per gli immancabili sport invernali e per l’abbondanza di parchi e riserve naturali, quali quella degli “Hohe Tauern”. Un’ulteriore curiosità su Matrei è che rappresenta uno dei centri più rinomati in Europa per la pesca sportiva.

Il tratto successivo conduce dal Tirolo alla Carinzia, con un susseguirsi di ripide salite e discese; in questa sezione del percorso, la pista ciclabile si allontana parzialmente dal corso della Drava per addentrarsi in placide strade di campagne lungo il versante sud della valle che conduce nella città di Spittal, in Carinzia.

Il seguente tratto, da Spittal a Villach, è caratterizzato dal ricongiungimento della pista ciclabile con la Drava: il percorso si snoda infatti in gran parte lungo l’argine sterrato del fiume ed è quasi interamente pianeggiante.

Avvicinandosi al confine sloveno, il percorso affianca inizialmente il corso pianeggiante del fiume, per poi proseguire in un altalena di saliscendi che conducono al paese di Völkermarkt. Da qui si incontrano ancora un lungo tratto sostanzialmente pianeggiante sull’argine del fiume ed alcune lievi salite, fino al confine sloveno.

Il tratto sloveno consente di scegliere tra una pista ciclabile più corta, lungo la statale ed un percorso più impervio e più lungo di circa 20 km. Noi da bravi pigri quale sceglieremo? L’arrivo è a Maribor, popolosa città slovena, nota anch’essa per gli sport invernali e perché vi si trova la più vecchia pianta di vite del mondo, chiamata “Stara trta”, che ha più di 500 anni.

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